Giulianova: è un venezuelano di 55 anni il primo destinatario dell’espulsione dalla città
GIULIANOVA – Dopo aver messo a soqquadro l’ufficio anagrafe e il pronto soccorso dell’ospedale, ha danneggiato il Centro di salute mentale: il motivo che ha fatto andare in escandescenza un venezuelano di 55 anni senza fissa dimora, a Giulianova, è stata l’impossibilità dell’impiegata ad esaudire la sua richiesta di una casa e di denaro contante.
Lo show è cominciato all’anagrafe comunale dove l’uomo ha anche fatto pipì in sala d’attesa, per protesta. Quando sono arrivati i carabinieri, che lo hanno ricondotto a miti consigli e chiesto l’intervento di un’ambulanza del 118 per l’evidente stato di agitazione, il 55enne è stato trasferito al pronto soccorso dove ha inveito contro i sanitari, danneggiando un computer, prima di fuggire a piedi.
La centrale operativa dei carabinieri ha inviato in zona due pattuglie, i cui carabinieri lo hanno rintracciato al Centro di Salute Mentale dove, stavolta, armato di un mattone, poco prima aveva letteralmente devastato tutte le vetrate, le porte dei locali e il veicolo di uno degli infermieri parcheggiata dinanzi alla struttura sanitaria: i militari lo hanno immobilizzato e arrestato per danneggiamento aggravato di edificio pubblico.
Il venezuelano ha così passato la notte in camera di sicurezza e stamattina ha affrontato l’udienza di convalida dell’arresto, al termine della quale il giudice ne ha disposto, vista la sua pericolosità sociale, il trasferimento in carcere, in attesa di giudizio: nei suoi confronti è stato anche emesso un Daspo urbano, il primo in assoluto, grazie al nuovo regolamento di Polizia Municipale adottato dall’attuale amministrazione comunale: per lui adesso Giulianova è una cosiddetta ‘zona rossa’ da cui dovrà tenersi lontano.